martedì 31 luglio 2012

love button 3

e finalmente il terzo volume di love button!!! kyaaa! (urletto isterico) *attenti agli spoiler!*
maki usami continua con assoluto sadismo a distruggere la mente di nina e la nostra per mezzo di koga, che questa volta promette a nina di andare con lei a vedere i fuochi d'artificio se... riuscirà a prendere più di 70 in tutte le materie ai test! la nostra poverina si distrugge completamente prendendo come al solito tutto troppo sul serio. mentre la sorellina e il prof cominciano ad averne le scatole piene dell'atteggiamento di koga. dovrebbe smetterla una buona volta di torturare la povera nina, che lei è scema e non sa difendersi!
ma anche no, direi. continua così koga, che sei davvero adorabile
il professorino è sempre più cotto e nel frattempo si mangia le mani di essersi perso nina quando poteva tenerla d'occhio, farla crescere e scannarla quando era cicciotta al punto giusto. nina intanto è mail-di-koga-dipendente e costantemente imparanoiata sul come fare a piacergli sempre di più, continuando a credere alla storia del "stiamo insieme per prova". ma nina, ti sembra possibile che lui stia ancora cazzeggiando dopo tutto questo tempo?
i due vanno a comprare persino gli yukata coordinati (che cattivo gusto sti giapponesi...) per andare insieme a vedere i fuochi d'artificio e tutto sempre bello e rosa per nina fino a che non si presenta la tipica rompipalle appiccicata a lui: la cuginetta fragile et malaticcia di koga, che confessa a nina di averlo baciato. senza neanche chiedersi se magari parla di un bacino datosi quando avevano tre anni, se magari si sta inventando tutto perché è una vipera o altro, nina crolla nel suo solito baratro dello sconforto, scavando e scendendo ancora più giù quando lui conferma e poi... la bacia! e ovviamente finisce il terzo volume, che vi credevate?
ci sono due storielle a fine volume che sono davvero deliziose e che svelano la vera natura di nina: in realtà lei è il cagnolino di koga! XD leggete e lollate, che usami in fondo in fondo è una gran troll!
volume adorabile come sempre, divertente e sottilmente ironico: la revisione/distruzione dello shoujo scuoricinoso mascherato da shoujo scuoricinoso! evitate di lasciarvi fregare dalle apparenze e fatevi due risate con questa storia! e datemi subito la mia nuova dose!!!

domani si continua a scuoricinare con strobe edge!

lunedì 30 luglio 2012

dawn of the arcana 1


nuovo shoujo fantasy per flashbook, ma, se la memoria non mi inganna, per me è il primo dopo arcana (che non mi piaque per niente), ovvero: dawn of the arcana. personalmente non lo conoscevo prima che lo annunciassero, ma ho notato che in rete aveva non pochi fan e questo è stato uno dei motivi che mi hanno spinta a provarlo. l'altro motivo - quello fondamentale - è stato il rosso dei capelli della protagonista. non ci posso fare nulla, ho una feticistica attrazione per le fanciulline da shoujo manga con i capelli lunghi e rossi. attrazione che fa rima con invidia, non fraintendiamo.

cazzeggio a parte, questo è l'ennesimo titolo flashbook promosso. la flashbook ultimamente sta sfornando un sacco di shoujo bellini proprio, bravi.
*attenzione! spoiler!*
il mondo dove si racconta la storia è quello di una piccola isola divisa in due regni in perenne guerra tra loro: senan a nord, un paese povero e freddo e belquat a sud, molto più ricco e militarmente forte. gli abitanti dei due paesi si dividono tra umani e umanoidi, ovvero delle creature mezzi uomini e mezze bestie, che in realtà dell'animale conservano solo la coda e le orecchie, nonché una forza e un'agilità di gran lunga maggiore di quella degli umani. questi sono costretti a vivere come servi per gli uomini che sfruttano la loro forza per i lavori più pesanti. il popolo dei due regni si distingue facilmente dalle casate reali perché solo questi ultimi hanno da sempre i capelli neri. nakaba, la principessa di senan, è una rarissima e non troppo ben accetta eccezione. ed è appena andata in sposa a caesar, il principe di belquat, accompagnata soltanto da loki, il suo servitore mezzo cane.
tra nakaba e caesar non c'è nessun sentimento romantico, neanche a pensarci. il matrimonio serve esclusivamente a ufficializzare un tentativo di pace tra i due regni.
la nostra principessima non sta di certo a sciogliersi in lacrime per la sua sorte avversa e insieme a loki comincia a far capire che non ha intenzione di rendere la vita facile a corte durante la sua permanenza, sicura di venire uccisa al primo momento opportuno.
il padre di caesar, il re, non è per niente contento della nuova parente, e un flashback non troppo comprensibile ci riporta all'infanzia stessa di nakaba, allo sterminio della sua famiglia compiuto proprio per ordine del re di belquat.
in questo clima di tensione e odio puro per lei e per il suo servitore "inferiore", inizia la nuova vita di nakaba. e nello stesso tempo pare si stia risvegliando in lei un potere latente, quello di riuscire a "vedere" nel tempo, sia il passato sia il futuro.
se da un lato i personaggi sono abbastanza ben caratterizzati e in poco sono state abbozzate le loro storie - nakaba e loki, che si conoscono da sempre e per caso sono riusciti a salvare la pelle fino ad adesso, caesar, innamorato (forse) della promessa sposa del fratello, secondogenito della casata ma unico figlio della regina (suo fratello è nato da una concubina del re), che odia gli umanoidi perché ne riconosce la vera supremazia, il re di belquat che ci si augura faccia una brutta fine il prima possibile; dall'altro la grafica è molto scarna, nella quasi totalità delle tavole sono disegnati solo i personaggi, gli sfondi non esistono proprio e i disegni non sono certo dei migliori.
da questo primo numero si intuisce chiaramente che il fascino di quest'opera sta più nella storia dei due regni e delle casate che nel solito stile froufrou da shoujo manga. ci sono stati più schizzi di sangue che fiori, almeno in questo abbiamo delle novità.
fondamentalmente un inizio promettente ma che non fa gridare di certo al miracolo, spero che non si arrivi al brodo inutile prima di finire la storia, ma se l'autrice sa gestire bene le sue carte potrebbe venire fuori una storia carina.
io gli do fiducia e consiglierei anche a voi di farlo, a meno che non abbiate grandi problemi di budget.
aspetto il secondo numero per farmi un'idea più chiara...

domani si resta sempre in casa flashbook a rotolare per terra cacciando urletti di isterica pucciosità! (avete capito di cosa parlerò, no? XD)

domenica 29 luglio 2012

nanacorobin 1

l'altro ieri in fumetteria ho trovato una carrettata di roba (che il mio ragazzo ha pagato a sorpresa quando già pensavo che sarei rimasta senza soldi per il resto dell'estate ;_; come dovrei fare senza di lui? ) e ho deciso che invece di fare i miei soliti infiniti post, parlerò di un manga al giorno. forse. non credeteci troppo a queste promesse.
in ogni caso la mia spesona consisteva in: dawn of arcana 1, nanacorobin 1, piece 7, elettroshock daisy 10, love button 3, strobe edge 4 e namida usagi 4. niente male direi, e mancava pure un sacco di roba!


la sorpresa migliore direi che è stata proprio nanacorobin, il tanto atteso (almeno da parte mia) ritorno di aya nakahara. in primis bellina l'edizione della planet (carta e sovracoperta), orribile l'adattamento grafico del titolo e assolutamente ingiustificato il prezzo spaventoso di 6,50€. ma in queste cose la povera nakahara non c'entra nulla, quindi non prendetevela con lei. se l'avessi saputo prima mi sarei presa i volumetti in francese alla strafaccia di planet. ma ormai è andata.

*attenzione spoiler*
l'inizio della storia è abbastanza fuori dal comune, ed è già bastato questo per farmi adorare nako, la protagonista di questo manga, che nelle prime tavole irrompe in una chiesa facendo fuggire lo sposo e lasciando la sposa con un'espressione acida sul volto. uscendo dalla chiesa i due travolgono un ragazzino che a quanto pare è il contrariatissimo fratello di lui che non ha molta voglia di andare al matrimonio... che comunque è felicemente andato a puttane, ma vedere la scena del fratello che corre via dalla chiesa lo lascia alquanto smarrito. e sicuramente siete smarriti anche voi. quindi spieghiamoci un po'. il quasi-sposo si chiama haru, è il figlio maggiore di una ricca famiglia in crisi, costretto a un matrimonio (quello che non si è svolto) di convenienza. in realtà haru è innamorato della sorella di nako, figlia di una famiglia abbastanza nella media, che gestisce un ristorantino alla buona. la loro fuga riesce appunto solo grazie all'intervento di nako. ma se per i due piccioncini ora il loro sogno d'amore è coronato, per chi resta a casa iniziano i problemi. la casa di haru (e di konatsu, suo fratello, ovvero il ragazzino che viene quasi calpestato durante la fuga dalla chiesa) viene letteralmente assediata dai giornalisti, così al poveretto viene ordinato di non tornare a casa per evitare altri scandali. ma senza matrimonio la famiglia di konatsu finisce praticamente sul lastrico e così il figlio viene ospitato fino a nuovo ordine dalla famiglia di nako, che un po' si sente in colpa.
inizia così la convivenza forzata tra i due che non si stanno di certo troppo simpatici, ma non vi aspettate la solita storia di pudichi rossori e cose del genere. nako è abbastanza cazzuta per essere la protagonista di uno shoujo manga, il vero fragilino è konatsu. ormai isterico per via della sua nuova vita, tra le sevizie che subisce dai fratelli più piccoli di nako e la reputazione da teppista che si è fatto a scuola, non gli va bene per nulla.
in realtà un amico konatsu ce l'ha ed è un ragazzino carino come una femminella che conosce il nostro sfigatissimo eroe da sempre: per difendere lui konatsu aveva pestato un gruppo di bulletti a scuola e i genitori, all'epoca molto più tranquilli dal punto di vista economico, avevano pagato i ragazzini per non creare scandalo attorno al figlio. così, nel giro di poco, si sparse la voce a scuola che litigare con konatsu era il metodo migliore per fare soldi, e provocato da frotte di ragazzini che non vedevano l'ora di vendere il loro silenzio, konatsu diventa ben presto privo di amici e ben disposto a menar le mani senza pensarci due volte.
adesso, un po' per volta e grazie all'aiuto di nako, pare che le cose stiano per andare a posto...

questo primo numero mi è piaciuto un sacco: niente manfrine di nessun genere, una protagonista che non piagnucola a ogni cretinata (la scena del bagno mi ha fatta ridere un sacco!), un protagonista che sembra un figo e invece è solo un idiota sfigato (ancora più risate alla scena della schitarrata con relativo canto!), situazioni che sono punto per punto la presa per i fondelli dello shoujo "classico". se ci scappa la storia d'amore ci sarà da divertirsi di sicuro, ma se continuano così mi va bene lo stesso. mi ha talmente entusiasmata questo numero che si prende un bell'otto pieno! aspetto il resto impaziente! compratelo assolutamente! e passate anche domani che c'è un'altra novità di cui parlare!

venerdì 27 luglio 2012

premio shawqui!

oggi Veronica di wonderful wonder world mi ha assegnato un premio davvero speciale ♥ ringrazio e ricopio quanto ho trovato sul suo blog:

Il premio in questione è il premio Shawqui, è stato inventato da Elisa e premia il rispetto nei confronti del followers. Il nome è arabo (come dice la cara Elisa) e significa affezionato. Un blogger per ricevere questo premio deve rispecchiare alcune requisiti:
  • Deve rispondere sempre o quasi ai commenti dei followers e non.
  • Deve ringraziare quando riceve un premio.
  • Deve ringraziare una volta ogni tanto i followers.
  • Non deve abbandonare il proprio blog per secoli senza avvertire chi lo segue.

le regole sono più o meno quelle di questo tipo di giochini:
  • dedicargli un'immagine: alice in wonderland disegnata da imai kira, of course u_ù
  • inserire una o più immagini che ti rispecchiano in questo momento: (ho fame u_u)
grazie mille ancora, a chi mi premia ogni volta e chi continua a passare da qui ogni volta a leggere le mie scemenze! ♥

martedì 24 luglio 2012

l♥dk 1, my little monster 2, toradora 2, natsuyuki rendezvous ep 2 e 3

*attenzione! spoiler e commenti idioti in più o meno tutto il post! pensateci bene prima di leggere!*

sì sono una bimbominkia e sì ho comprato il primo numero di l♥dk, il nuovo manga di ayu watanabe (la tipa di t.v.b.) edito anche questa volta da starcomics.
effettivamente, se togliamo il fascino del bimbominkiesco, non è che ci sia molto di attraente in questo manga: i cliché sono così tanti che potrebbe tranquillamente farsi spacciare per una enciclopedia dello shoujo scolastico, ma io non sono luogocomunefobica, quindi mi piace abbastanza.
l'amica di aoi, moe, è stata brutalmente rifiutata da shusei kugayama, il tipico figo ma stronzo, con il complesso latente del "tutte vogliono stare con me perché sono bello, ma nessuna mi conosce abbastanza da amarmi davvero". aoi, a quanto pare una delle poche squinziette immune al suo fascino da tenebroso bastardo, gli fa una bella cazziata, o almeno ci prova, perché lui se ne va ridendo e dandole della racchia. incacchiata nera, a casa la aspetta una bella sorpresa. indovinate chi è il nuovo vicino che è venuto a portarle un regalo di cortesia per festeggiare il suo trasloco?
so che non vorreste sentirvelo dire ma sì! è proprio lui! cosa c'è di più plausibile che litigare con una persona con la quale non si è mai parlato e nello stesso giorno ritrovarselo come vicino di casa? ah, se la vita fosse uno shoujo avremmo tutte qualcosa di interessante da scrivere nel nostro diario. la nostra aoi invece il tempo di scrivere sul diario non ce l'ha nemmeno perché dopo un po' il principino shusei viene a svenire a casa sua dalla fame. lei lo riporta indietro nel suo appartamento e gli prepara una qualche roba strana da mangiare ma riesce a mandare a fuoco la padella che fa scattare l'antincendio che allaga la casa! roba che accade una volta sola nella vita una giornata così e io ne avrei approfittato per giocare i numeri al lotto, si sa mai... in ogni caso, la casa di lui è impraticabile e il signorino (che come aoi vive da solo) non ha la minima voglia di tornare dai genitori, quindi decide, senza che la nostra fanciulla abbia il buonsenso di controbbattere, di andare ad abitare da lei fino a che non finiscono i lavori di riparazione.
ed eccoci qui, nell'arco di meno di ventiquattr'ore i due piccioncini sono finiti a vivere insieme e a dormire con i futon appiccicati. ma come dirlo a moe? l'amica sa che shusei è andato a vivere nello stesso palazzo di aoi, ma non ha idea del casino successivo. anche se ha rassicurato aoi con la solita coerenza delle non-protagoniste shoujo che regolarmente dichiarano che il tipo per cui hanno sbavato per anni non le interessa più, aoi non è troppo convinta e cerca di tenere nascosto a moe quello che sta succedendo nella speranza che finisca prima possibile.
organizzando un teatrino che neanche le peggiori femminazze di paese, shusei e moe fanno fare ad aoi la figura dell'imbrogliona bugiarda e traditrice, ma tutti se la prendono a ridere e buonanotte al secchio.
tanto mi ci gioco quello che volete che moe la infilzerà con un paletto alla prima occasione buona, alla faccia dell'amicizia.
nel frattempo lui&lei stanno a fare i carini pucciosi per sbaglio, con ostacoli che li fanno inciampare al momento giusto, i sorrisi di lui che fanno sciogliere lei, le guanciotte rosse di lei che fanno attizzare (lol, non è vero!) lui. ci sono tutti i presupposti affinché i due si sposino dopo due settimane, ma mentre lei è già rosolata a puntino, credi che lui non darà soddisfazioni per un bel po' di volumetti almeno. cioè, non darà soddisfazioni a lei, ma l'abbiamo capito tutte noi lettrici con le sinapsi ancora funzionanti.
consigliato? boh, fate vobis. se vi va di leggere qualcosa di leggero e spensierato e banale, ok. ma se volete altro, non è roba per voi.

poi ho beccato per puro caso my little monster 2. non pensavo neanche che fosse già uscito! e invece eccolo qui. sempre molto carini i disegni a colori in copertina, adoro lo stile di colorazione che mi ricorda quelle piagnonerie del tipo il fiore del sonno profondo (di cui si salvava appunto solo l'illustrazione in copertina) e sempre molto carini i disegni della storia stessa, stilosi ed espressivi anche se semplici e puliti. mi piacciono proprio tanto, brava signora robico.
in questo numero cicciano fuori altri personaggi, ooshima, l'ennesima sociopatica della storia, classica timidona occhialuta capo del comitato studentesco o qualcosa del genere, che si prende una mezza cotta per haru, che la salva da uno dei tanti pestaggi ai quali ci hanno abbondantemente abituato gli shoujo scolastici, e yuuzan, fratello di haru, strambo quanto lui in un certo senso, che ufficialmente è tornato a chiedergli di tornare a casa, ma in realtà gli chiede di non farlo perché non lo vuole tra i piedi. tra i due fratelli non corre buon sangue e a quanto pare neanche tra haru e il padre...
la povera mitti (orribile soprannome di mizutan) non ci capisce sempre più un cavolo di quello che sta succedendo, ma haru le piace e neanche ci prova a capire la situazione, alza le spalle pensando che son tutti pazzi e in fondo va bene così anche a me. questo manga non va di fretta e fa bene, ci sarà tanta carne al fuoco tra un po' (ma son illazioni, non ho idea di cosa succeda in realtà dopo) e visto il numero di volumetti (9 in corso se non ricordo male) la fretta potrebbe davvero rovinarlo.
fino a questo secondo numero in ogni caso, rimane uno shoujo leggero e carino ma consigliatissimo, tra questo e ldk non c'è neanche da far paragoni.

e infine ho preso il secondo numero di toradora (c'era anche il quarto, ma aspetto che arrivi in negozio il terzo prima di prenderlo) e già alla prima sfogliata mi si è riacceso il dubbio che ho avuto leggendo il primo numero: ma non è che il disegnatore in realtà faceva doujinshi e altre robettine ecchi ed hentai? ebbene sì! bakaupdates conferma e d'altra parte guardate un po' qui...


dunque, taiga pare riesca a convincere tutta la scuola che lei e ryuji non stanno insieme proprio nel momento in cui manca kitamura, al quale si dichiara nel modo più goffo e incomprensibile possibile, dicendogli prima che lo ama e poi che senza ryuji si sente persa! ci credo che lui le faccia gli imboccaallupo di circostanza e se ne vada, mentre ryuji, che senza volere ha sentito tutto, non riesce proprio ad abbandonarla a se stessa: in effetti taiga, sotto la scorza da dura è fragile e imbranata e incredibilmente bisognosa di affetto e di attenzioni e soltanto lui pare aver capito che le cose stanno in questo modo. il manga continua fedele all'anime e continua a piacermi, disegni compresi. inutile ripetere quello che avevo detto fino all'ultima volta. sto davvero rosicando per la voglia di vedere insieme i due scemi consapevoli di essere davvero fatti uno per l'altra! quanto ci vorrà? quando esce la novel? l'ho scritto e neanche me lo ricordo! e il prossimo numero? ahhh, aiutate questa clacca rinco a ricordarsi le date, su!

l'altra sera invece, approfittando della connessione del mio amore, ho scaricato gli episodi 2 e 3 di natsuyuki rendezvous. che mi hanno vagamente delusa. troppi troppi piagnistei per una storia che se si butta sul lacrimevole è la fine. lei piange perché le manca il marito e si sente una stronza a stare con un altro, il fantasmino che continua a volerla tutta per se anche se sa perfettamente che non può aiutarla né interagire in qualsiasi modo con lei, neanche per farle sapere che la ama ancora, e lui (quello vivo) che continua a fare l'impacciato e si gioca malissimo l'unica possibilità che lei gli aveva offerto. davvero, così non può andare, un po' di cazzeggio nel 4° episodio che non ho alcuna voglia di deprimermi ponderando su questioni del tipo cosa c'è dopo la morte.

ps. qualcuno mi da qualche consiglio su runway lover e m'ama non m'ama? m'ispirano i disegni, m'ispira il fatto che sono miniserie di tre numeri tutti e due, ma mi sembrano delle cacchiatine. vorrei capire se sono cacchiatine carine o proprio inutili stupide e brutte. grazie a chi risponde! >_</

domenica 22 luglio 2012

toradora 1, shibuya love hotel - goro il ronin

primo post live from ischia!
ovviamente, pochi giorni dopo essere arrivata, sono passata a trovare il mio fumettaro preferito e ho preso una parte davvero vergognosamente piccola di quello che avrei dovuto prendere. ma c'è tempo per rimediare e per diluire acquisti e letture... quindi per questa volta mi sono limitata a say "i love you" 6 (che cercavo da quasi un anno, ora devo recuperare gli ultimi due), nodame cantabile 14 (arriveranno in negozio presto tutti gli altri, così riuscirò nell'impresa quasi impossibile di terminare questa serie), gate 7 3 (che ho letto poco fa ma non ne parlerò perché non-ne-ho-capito-niente come sempre con questa serie, ma continuo per inerzia con la speranza che prima o poi qualcosa diventi comprensibile), gekka bijin 4 (altro volumetto di cui posticipo una recensione, vorrei aspettare di concludere la serie - al prossimo numero - e rileggere tutto insieme per poter poi farne un post unico), toradora 1 e shibuya love hotel 3 - goro il ronin.

come dicevo per madoka magica, le trasposizioni manga di anime o light novel non sempre sono all'altezza dell'originale, però questa volta sono rimasta sorpresa in modo abbastanza piacevole. il manga di toradora, almeno per quello che riguarda il primo numero, mantiene perfettamente l'atmosfera dell'anime. già soltanto per questo, visto che personalmente ho adorato l'anime, il manga si becca un voto parecchio alto, ma anche il carattere dei personaggi è stato perfettamente rispettato, e sono anche stati disegnati parecchio bene, anche se preferivo lo stile un po' più "moderno" della versione animata.
per gli stolti che non conoscono la storia, oltre che correre a comprare il box con i dvd, eccovi un riassuntino dell'incipit (cioè del numero uno del manga).
ryuji takasu sta iniziando il secondo anno del liceo, anche se fino ad adesso la sua vita scolastica non è stata esattamente un successo: per colpa del suo sguardo torvo e l'espressione da cattivone, ryuji è stato spesso escluso da qualsiasi gruppo, più che altro perché terrorizza completamente chiunque gli si avvicini. in realtà ryuji è un povero diavolo buono come il pane, per niente cattivo, men che mai manesco, vittima di dicerie infondate e condannato alla solitudine senza nessuna vera ragione. ad essere sinceri, ryuji è un fissato di ordine e pulizia, visto che vive solo con sua mamma, un'intrattenitrice che lavora nei locali notturni e che proprio per nulla si occupa della casa, ed è un vero esperto in cucina, economia domestica e tutte queste simpatiche facezie tipicamente femminili.
l'unico amico che è riuscito a farsi a scuola, che non si è fermato davanti alle apparenze, è yusuke kitamura, uno sciroccato  che più avanti riserva qualche sorpresa.
in ogni caso, all'inizio del primo giorno di questo nuovo anno scolastico, ryuji si scontra con, o meglio "quasi inciampa su", taiga aisaka, una ragazza bella come una bambola, piccola e incredibilmente incazzosa. l'odio di taiga arriva però inaspettatamente a portare su ryuji le simpatie dei suoi compagni, che lo consolano dell'essersi scontrato con la creatura più pericolosa della scuola. le dicerie su taiga superano di molto quelle che girano su di lui, quindi in qualche modo ryuji le deve la speranza di poter provare a farsi qualche amico, sopratutto ora che in classe con lui che minori kushieda, suo amore segreto. oltre che, immancabilmente, la ferocissima tigre palmare (taiga si pronuncia in modo simile a tiger, palmare è per via dell'altezza).
alla fine delle lezioni ryuji viene nuovamente attaccato da aisaka che da di matto nel momento in cui lui prende la sua borsa appoggiata sul banco di kitamura. riesce a tornare a casa e lì capisce cosa aveva tanto fatto arrabbiare taiga: avendo scambiato la sua cartella per quella dell'amico, c'ha nascosto dentro una lettera d'amore per kitamura... lettera che però è vuota! la notte stessa aisaka (che abita nel lussuoso condominio appiccicato alla modesta casina di takasu) tenta di spaccare la testa al nostro eroe per riprendersi la lettera.
dopo averle detto che la busta era vuota e averle, senza in realtà volerlo fare, rivelato il nome della sua amata (che poi minorin è amica di aisaka!) aisaka decide di non ucciderlo solo a patto che lui faccia il suo "cagnolino", che la accontenti in tutte le sue richieste e che l'aiuti ad avvicinarsi a kitamura.
il resto è da leggere - o da vedere, ma posso dire una cosa senza spoilerare il resto della trama: toradora è una commedia romantica infarcita di sentimenti, senza nessun sentimentalismo melenso e inutile, è una storia d'amore che non si scorda di essere divertente, ha dei personaggi buffi che sanno rivelare un lato profondo e umano, ben lontano dalla macchietta che sembrano essere.
è una serie, per quello che almeno riguarda l'anime, riuscita in ogni particolare, per il manga fino ad adesso promette bene anche lui. io li consiglio entrambi e anche caldamente, qualsiasi siano i generi che preferite, toradora può davvero piacere a chiunque. e io non vedo l'ora che arrivino in fumetteria gli altri volumetti usciti!

e poi finalmente, dopo quattro anni di attesa, è tornata mari okazaki con le sue storie del ciclo di shibuya love hotel, con il terzo numero goro il ronin. questa volta le storie vedono come protagonisti due personaggi abbastanza particolari: goro, un famosissimo hair stylist del passato che adesso taglia i capelli nel parco alle donne e alle ragazze che passano da shibuya, e un ragazzino che in realtà è... non ve lo dico, è troppo bello scoprirlo da soli, non ci sono avvisi spoiler che tengono.
i nostri due eroi nelle loro storie incontrano ragazze alle prese con i loro problemi di cuore: una ragazza che somiglia ad arale e che non ha il coraggio di tornare a casa per non dover essere costretta ad accettare una situazione con la quale non si sente a suo agio; un'altra che segue di nascosto il suo ragazzo per scoprire che in realtà lui è un bastardo bugiardo e traditore; una gal sciroccata che in realtà non è nulla di più differente dall'ochetta che finge di essere; una ragazza stufa di aspettare il suo fidanzato sempre in ritardo che decide di andare a divertirsi con il primo ragazzo che passa...
storie apparentemente banali ma che riescono a rimanere in un angolino della memoria (sopratutto quelle che vedono come protagonista il ragazzino misterioso), raccontate con maestria, come ovviamente ci si aspetta dalla okazaki, e con i soliti bellissimi ed elegantissimi disegni a cui ci aveva già abituati con i primi numeri di shibuya love hotel.
il prossimo mese esce anche il quarto volumetto, non perdetevelo per niente al mondo, che alla planet servono i numeri per portare qui anche il quinto!

mercoledì 18 luglio 2012

devil and love song 10, natsuyuki rendezvous 1


sono in aeroporto e ho appena scoperto che il mio aereo parte con 40 fottuti minuti di ritardo. visto che dubito serva  qualcosa farsi cogliere dall'isteria, meglio scrivere due righe che meditavo da ieri sera, cioè i miei commenti (che dovevano essere a caldo e ormai si sono intiepiditi) su devil and love song 10 che ho letto ieri (e che sono miracolosamente riuscita a farmi cambiare in fumetteria al posto di quella boiata di emma).
*attenzione spoiler!*
devilmaria è sempre meno devil e i suoi compagni di classe cominciano ad accettarla, se non addirittura a trattarla da leader, visto che la sua proposta per il festival della cultura viene accolto all'unanimità e con gioia da tutti.
nel frattempo la sua lovelovestory con meguro sta prendendo una brutta piega per via delle incomprensioni nate dopo il casino del concerto. il buon yusuke (si chiama così il biondino?) le suggerisce di spiegarsi con megu per recuperare il loro rapporto e con l'aiuto dell'idea di far esibire insieme i due piccionicini al festival cantando e suonando insieme l'ave maria, da loro modo di rimanere soli a far le prove in aula musica.
*attenzione! pericolo fangirlismo!*
megu, solo con maria proprio in occasione delle prove, perde di colpo ogni freno inibitore, acchiappa la bella con mascoline grinfie (ma lol) e, rischiando di provocarle danni permanenti alla spina dorsale, la sdravacca sulla tastiera del piano buttandocisi addosso ed esplodendo in una confessione amorosa romantica e ben condita da palpatine. una roba della serie ci mancava proprio tanto così e... e niente, perché mentre i nostri fangirlistici ormoni fanno la ola, maria si lascia prendere dal panico che manco se si calasse di acidi, vede se stessa bambina a guardare la scena con aria controllata e si mette a urlare come un'indemoniata. da bravo psicologo, megu pensa che per calmare una persona in preda a un attacco di panico e con le allucinazioni le si debba fare uba gastroscopia con la lingua e palparla fino a portarla a un passo dallo stritolamento.
maria sbrocca del tutto e si ricorda per filo e per segno di come la madre tentò di ucciderla e di come poi si suicidò.
(nel frattempo il tabellone indica che l'aereo parte alle 17:00. mi distraggo o mi faccio arrestare per vandalismo, omicidio plurimo e vilipendio aggravato di cadavere)
dicevamo: megu pieno di complessi e rimorsi, maria in stato catatonico da lui mi ama ma ha tentato di stuprarmi e quella stronza di mia madre ha provato ad ammazzarmi perché era una cretina piagnona... ah no no è solo colpa mia. poco di nuovo sotto il sole, a parte che maria d'un tratto perde la voce.
a scuola tutto va come sempre, maria fa la camerierina lolitosa al maid café, megu cerca di farle capire che la ama e lo fa in modo fangirlisticamente spettacolare con un abbraccio sul terrazzo della scuola e un diventa la mia ragazza urlato con quel suo bel faccino imbronciato. finale del volumetto: il caro erosu che trama di devastare l'idillio tra i due amorini.
il prossimo numero sarà abbastanza travagliato secondo me...

(ho pagato uno snickers un euro e sessanta! maledetti! e la mia vicina di attesa informa amici e parenti che l'aereo ritarda un'ora e mezza con irritante allegria. la odio.)


e visto che di tempo ne ho ancora in abbondanza, vi do anche le mie impressioni sul primo episodio di natsuyuki rendezvous, di cui aveva parlato anche yue tempo fa.
la storia sembra abastanza semplice: un ragazzo si innamora di una fioraia e va sempre a comprare qualche piantina da lei per vederla. un bel giorno la fioraia mette un annuncio che dice cercasi aiutante part time e ovviamente il nostro approfitta subito per appiccicarsi alla sua bella. tutto va liscio come l'olio, senza che nulla cambi fra i due quando lui (perdonate, non ricordo i nomi, magari poi edito) incontra il marito di lei. che però è morto. cioé è un fantasma e nessuno tranne lui riesce a vederlo. così inizia la rivalità tra il maritino fluttuante e il nuovo arrivato per conquistare il cuore della fioraia.
io, manco a dirlo, le auguro di poter essere felice di nuovo, ma non so come andrà avanti la storia. intanto la proposta di lui di stare insieme non è stata rifiutata, direi che c'è speranza...
disegni, animazioni e sigle nulla di che, preferivo i disegni del manga.

e... niente. manca ancora un'ora e invece dovevo essere già arrivata. che faccio ora? -_-

*edit* ho aggiunto le immagini e reso questo stupido post un po' meno squallido.

domenica 15 luglio 2012

epilogo (felice, sì)

sono reduce da una nottata infernale.
il gattino - oliver è il nome che si è beccato - ha cominciato a piangere non appena abbiamo provato ad andare a dormire. sono rimasta un po' in bagno accanto a lui nel tentativo di farlo calmare e pareva ci fossi riuscita.
appena uscivo, lui di nuovo a strillare come un matto.
quindi mi sono presa un telo di spugna e un paio di cuscini e mi sono messa a dormire lì dentro a terra. vi lascio immaginare i miei commenti sulla comodità della situazione.
dopo un paio di ore o forse meno, riprendono i lamenti, anzi, le urla disumane. si è svegliata anche mia madre e siamo rimaste lì a cercare di capire cosa gli stava succedendo. aggiungete il mio immenso panico e il senso di impotenza.
il micino in ogni caso, con mio enorme sollievo, è riuscito a fare pipì e cacca e a spargerle ovunque, ha mangiato come se non avesse un fondo e continuava a urlare.
camilla nel frattempo era completamente terrorizzata, guardava il gattino incuriosita e lui stava a soffiare. e soffiava a me, a mia madre, al cibo, all'acqua a tutto.
in ogni caso, nel giro di un paio di ore ha aperto gli occhietti completamente, si è messo a correre come un pazzo per la stanza saltando quasi più in alto di dove arriva camillina, sempre con le solite urla.
si è pulito la zampetta ferita senza pensarci due volte e ho pensato che di sicuro non aveva dolore per potersi leccare in quel modo. è stato anche l'unico momento che si è fatto toccare.
tutto questo casino è durato fino alle 5 del mattino, in un crescendo di nervosismo, suo e nostro.
dopodiché abbiamo ben pensato che se era in grado di fare tutto quel manicomio, di certo male non sta, almeno non come ieri o l'altro ieri.
così, non senza difficoltà, siamo riusciti a farlo entrare nel trasportino e l'abbiamo riportato giù dalla madre e dalla sorellina (beh, ci sono anche i fratellastri...) ed è stato un festival di coccole e fusa. si è subito tranquillizzato, si è strusciato tutto addosso a sua mamma e zampettava felice come se niente fosse.
camilla si è rilassata un po' anche lei, anche se stamattina l'ho trovata sotto il mio letto ancora un po' sconvolta.
mamma ha visto il micino poco fa e dice che sta bene, è vispo, corre, salta e sta in mezzo ai fratelli.
insomma, tutto è bene ciò che finisce bene. io volevo tenerlo pensando che si sarebbe abituato come camilla, ma lei non ha mai fatto neanche per cinque minuti il casino che ha fatto lui in una notte. e poi lui la mamma ce l'ha, cami no, quindi in fondo è meglio così.
sono in ogni caso stanchissima, devastata e nervosa. sarà la notte d'inferno, sarà che ci sono quaranta gradi, sarà lo stress pre-partenza, ma sto abbastanza sul punto di una crisi isterica.
a proposito, ormai ci sono solo un paio di giorni prima di partire, e io devo ancora preparare la valigia, finire di comprare le ultime cose per la stanza (il lampadario - ché sto al buio - e le mensole che mancano alla libreria che finalmente i tizi della cooperativa che mi hanno preso la roba da ikea hanno portato qui a palermo) e passare dalla fumetteria nel tentativo di cambiare emma con qualcosa (plausibilmente devil and love song 10 o dawn of arcana 1). e dopodiché vado a godermi il mio forse immeritato ma necessario relax tra le braccia del mio uomo!
se non dovessi farcela ad aggiornare il blog prima di partire, beh, auguratemi buon viaggio e in ogni caso continuate a passare perché sicuramente scriverò anche da lì!

sabato 14 luglio 2012

è arrivato un nuovo micino! - puella magi madoka magica 1, lindbergh 2, sakamichi no apollon

ieri ho acchiappato uno dei micetti di giù, un grigino di pochi mesetti che aveva la zampina posteriore completamente distrutta. portato dal veterinario, abbiamo capito che si tratta di un'ustione. il micino ora è medicato e sta a casa mia, rintanato sotto il mobile del bagno proprio come fece camilla quando la portai a casa la prima volta, mangia pochino ma mangia. continua a soffiarmi ma non demordo. spero che anche cami si abitui alla sua presenza, io sono certa che sarebbe contenta di stare in compagnia.
l'obbiettivo è quello di farlo rimanere in casa, mamma è già abbastanza d'accordo, mio padre non troppo... ma lo convinceremo, noi e i gatti sopratutto.
appena si decide a muoversi da là sotto faccio una foto.

passando al solito sproloqui sui fumetti, in questi giorni non ho comprato nulla ma proprio nulla di nuovo. e non ho neanche modo o tempo di andare dal fumettaro, i prossimi fumetti li prenderò direttamente a ischia e amen.
in ogni caso, sono avanzati un po' di fumettini dall'ultima volta, quindi riprendiamo il discorso: puella magi madoka magica, primo numero di una serie di tre. si mantiene sulla sufficienza, riprende molto fedelmente l'anime, non accelera troppo nel raccontare gli eventi, ma inevitabilmente non riesce ad arrivare al livello della versione animata. in questo primo numero si percorre la prima parte della storia, l'incontro di madoka e sayaka con kyubee - che qui diventa qb - homura e mami; la spiegazione di cosa sono le puelle magi, l'esaltazione iniziale e la disperazione dopo il fattaccio di mami.
praticamente, per chi ha visto l'anime, il volumetto finisce all'arrivo di kyoko.
in poche parole non si tratta di un brutto manga, ma non lo consiglierei a chi non ha visto e apprezzato l'anime, senza quello di supporto non rende poi tanto. è il mio solito acquisto fangirlistico. però io continuerò la serie e prenderò anche i vari spin-off, sono abbastanza intrippata male con questa serie.
l'edizione è abbastanza pessima, almeno quella economica (che ovviamente è quella che ho preso io), formato un po' più grande del solito, cartaccia pessima. se da piccoli avete mai comprato un mega 2000 forse avete idea di cosa sto parlando.
inspiegabile il motivo per cui è stato etichettato come shoujo visto che è un seinen. ma planet manga può tutto, persino stravolgere queste cose. amen.

lettura decisamente più soddisfacente invece è stata il secondo numero di lindbergh! il secondo volumetto ha confermato le buone impressioni del primo, anche dal punto di vista della confezione, assolutamente promosso! *attenzione spoiler!!!* fuggito da eldora con shark, knit scopre che quello che pensava essere un eroe in realtà è un pirata, un criminale che, insieme a un gruppo di omacci e un paio di ragazzini, e ovviamente i lindbergh, assalta le navi di passaggio per rubarne la mercanzia.
proprio all'arrivo di knit tra i pirati, il ragazzino assiste a un arrembaggio che lo lascerà pieno di dubbi: la nave attaccata infatti, nonostante avesse pieno consenso di compiere il suo viaggio con quel carico, trasportava schiavi e lindbergh, barbaramente incatenati e imprigionati. non è che magari shark è il solito finto-cattivo che però nasconde un cuore d'oro? non lo so, ma di certo l'autore (o autrice?) si diverte tantissimo a disegnarlo.
in ogni caso il nostro knit riesce ad attirarsi le antipatie di loulou, una graziosa piratessa ragazzina che si direbbe piena di ammirazione viscerale per shark, e il fatto di avere un nuovo moccioso tra i piedi, che per altro attira l'attenzione del capitano, non è affatto bello per lei. sopratutto perché shark da a knit il permesso di imparare a volare su un lindbergh per poter partecipare alla gara aerea di shantos, così come ha fatto con lei che sa già cavalcare. e per la serie "femmine acide" a fine volume fa la sua comparsa la giovane, arrogante e capricciosissima principessa tilda, che decide di prendersi plamo e che ovviamente dichiarerà knit suo nemico personale quando lui si rifiuta di concederglielo.
mi aspetto un terzo numero ancora migliore e magari un po' più veloce di questo qui.

vi avevo promesso pure un'opinione sul finale di sakamichi no apollon... cosa posso dire? è difficile. non dico che è stata una delusione, ma di certo mi aspettavo qualcosa di meglio. *attenzione spoiler* fino a prima del salto temporale ci si può pure stare: la fuga d'amore di yurika e junichi, per quanto non mi piacessero tanto i due personaggi, ricchan che si scopre innamorata di kaoru (ma io sostengo che si tratta solo di un ripiego, figuriamoci). sentaro che scappa da casa dopo aver incontrato il patrigno, quello era poco plausibile. almeno non doveva farlo in modo tanto vigliacco.
in ogni caso, quel salto di 8 (?) anni sinceramente è stato banalissimo: kaoru era un secchione quindi diventa medico, yurika sta con junichi quindi è incinta, ricchan è solo un cactus sullo sfondo per buona parte della serie quindi alla fine è ancora più anonima, ma il peggio è che sentaro viene scaricato e va in chiesa, quindi diventa prete.
l'unico che diventa un musicista è il ragazzino idiota loro compagno di scuola che tenta di essere il paul mccartney nipponico, roba ancora più deprimente e scontata di tutto il resto.
davvero un'esplosione di banalità proprio alla fine. mi aspettavo di meglio. basta con queste storie tristi di sogni grandiosi che si infrangono alla fine dell'adolescenza. sembra che superati i 18 anni si muoia. sogniamo anche dopo le 20 candeline. realizziamo questi cacchio di sogni e progetti. basta tristezza, basta banalità, basta cinismo. almeno nelle storie.
in definitiva la serie si becca un 8-, ma solo per il terribile finale. spero che il manga sia meglio.

sabato 7 luglio 2012

clover, my little monster 1, emma

pacchi di nuove letture negli ultimi giorni (mentre mi appresto a morire con stomaco e intestino spappolati grazie all'escursione termica esterno/interno che c'è al lavoro): ho riletto i primi numeri di clover, ho finito di leggere clover, mamma mi ha portato my little monster 1 e in fumetteria ho preso lindbergh 2, emma e puella magi madoka magica 1.
ho anche finito di vedere sakamichi no apollon... mi ero spoilerata il finale ma è stata ugualmente una coltellata! e poi ho iniziato a leggere settembre 1972, che mi sta un po' deludendo... ma andiamoci con calma, ho un sacco di roba su cui sputare felicemente qualche sentenza e parecchia voglia di farlo, quindi... comincio!

clover (di toriko chiya, non confondetelo con il clover delle clamp!) è stato - se non ricordo male - il mio primo josei. iniziai a leggerlo da quando uscì il primo numero, nell'ormai lontano 2005, quando avevo la bellezza di diciotto anni! ero ancora in fase liceo/universitaria, quindi queste storie di impiegate che a venticinque anni si fanno problemi del tipo "sono vecchia, ho bisogno di un uomo" non mi prendevano più di tanto. e infatti abbandonai la lettura dopo una quindicina di numeri abbastanza intenzionata a rivenderli. per fortuna non ci sono riuscita, negli ultimi tempi ho recuperato tutti i numeri seguenti e per altro la pubblicazione è terminata, quindi un paio di giorni fa ho finalmente completato anche io la lettura. a sette anni di distanza posso dire che il mio giudizio è completamente cambiato: clover è un josei veramente godibile, un polpettone di amori corna e creme antirughe ben strutturato e pieno di personaggi che volendo potreste trovare in qualsiasi ufficio.
la storia principale è quella di saya, una office lady (figura giapponese che potremmo vagamente associare a quella della segretaria qui da noi) che all'inizio della serie ha ventun'anni, è un'imbranata totale e ha un'esperienza con l'altro sesso pari a quello di un'alunna delle elementari: un solo ragazzo che risale al tempo delle medie. insomma una tragedia. a lei si accompagnano ririka, una tipetta tutto pepe che saltella da un letto all'altro e kazuyo, la donna vissuta del gruppo.
per la serie cose-che-succedono-solo-nei-manga-per-ragazze, saya viene presa di mira da tsuge, trentenne di bella presenza, ottima carriera, con un discreto stuolo di pretendenti alle spalle, il quale decide di farla diventare la sua donna. grazie a dio toriko chiya non fa scadere tutto nello smut, per cui state tranquille. ci sono poche scene di sesso e tutte molto molto discrete.
ovviamente il rapporto tra saya e tsuge va pian piano maturando, e la nostra eroina effettivamente diventa qualcosa di vagamente simile a una donna... anche se le ci vogliono 7 anni (13 nella realtà, ovvero la durata di pubblicazione del manga) e 24 volumetti per arrivarci.
altrettanto ovviamente, anche le colleghe e le amiche di saya vivono le loro storie d'amore, tutte certamente ben più complesse e articolate, e sicuramente più appassionanti!, di quella dei due protagonisti.
personalmente metto clover nella lista delle mie serie preferite: ha dei personaggi e delle situazioni plausibili ma non banali, non mi ha annoiata neanche un momento - e considerando che stiamo parlando di una serie di 24 volumetti non è poi così facile! - mi piacciono molto i disegni dell'autrice che ha una particolare passione per la moda e che regala non poche idee con le acconciature e i vestitini che disegna ♥
insomma, io lo consiglio a voi fanciulle romantiche che seguite il blog!

parlando di novità invece, domenica scorsa mamma mi ha portato dall'edicola il primo numero di my little monster di robico, nuovo shoujo di gp annunciato qualche tempo fa. *attenzione spoiler!* il primo numero introduce un po' i personaggi: lei secchiona algida e senza amici, lui apparentemente un idiota manesco col cervello di un criceto scemo.
ottima accoppiata, sopratutto perché non ci vuole molto a scoprire che lei desidererebbe non poco l'affetto di qualcuno e lui in realtà è un genio (ecco il perché del mostro del titolo, secondo me molto più azzeccato di about a boy) ma ben poco gli frega dei risultati scolastici.
tra i due scocca l'inevitabile scintilla, o meglio, lei pare abbastanza cotta già prima della fine del volumetto, lui è il solito insondabile miscuglio di mistero e idiozia.
in fondo si tratta dell'ennesima commedia scolastica, che dalla sua ha un buon primo numero, che sa catturare l'attenzione, dei personaggi abbastanza simpatici e una grafica lineare e moderna. mi ha convinta abbastanza, aspetto i numeri successivi!

deludente invece emma di yoko hanabusa, uscito qualche tempo fa per goen e che io ho recuperato solo ora. e potevo anche evitarmelo. come spesso succede per le trasposizioni, la storia è abbastanza frettolosa e l'autrice non mi sembra molto capace di raccontare storie invece che fare stupidi e inutili primi piani ogni secondo. ma in ogni caso... la storia si sa, è quella di emma di jane austen, in poche parole una stronzetta con la puzza sotto il naso che pretende di giocare a barbie e ken con tutta la gente che le passa sotto il naso. mentre tenta di formare coppie secondo il suo discutibile giudizio, non si cura minimamente del problema di trovarsi un uomo, che ovviamente arriverà a fine volume.
disegni abbastanza scipiti e privi di personalità, a volte i personaggi si fa fatica a riconoscerli, introspezione manco a parlarne e troppa ma troppa frettolosità.
un manga che raggiunge appena l'insufficienza, basato su un libro che non è riuscito a farmi andare oltre la trentesima pagina. mi auguro che orgoglio e pregiudizio sia meglio... chiunque voglia leggerlo sappia che la mia copia è pronta a essere scambiata con qualsiasi altra cosa, perché di spendere soldi per questa roba non vale proprio la pena.

al prossimo post vi do anche le mie impressioni su lindbergh 2, sakamichi e madoka 1 (così evito di fare un megapapiro qui)!

martedì 3 luglio 2012

edgar e allan poe

i due fratelli edgar e marybell riescono miracolosamente a scampare a una morte quasi certa e trovano rifugio nel clan dei poe, in un paesino dove si coltivano le rose.
la felicità dei due però non dura molto, e in breve si svela il segreto dei poe: sono dei vampiri, mostri immortali che si nutrono di altre vite.
ovviamente, anche i due fratelli vengono vampirizzati e successivamente adottati da una bellissima coppia di vampiri adulti.
il manga non segue nessuna linea temporale, ogni capitolo è un episodio a sé ma insieme compongono un'unica storia. quella di edgar, intrappolato per sempre nel tempo a quattordici anni, un adolescente che da due secoli intreccia la sua esistenza con quella degli esseri umani.
l'idea di raccontare alcuni eventi della vita di edgar in ordine non necessariamente cronologico sembra voler sottolineare al meglio la condizione stessa del vampiro: che senso avrebbe parlare di cronologia per una vita che si è cristallizzata in un attimo e che si è tirata fuori dal tic tac di qualsiasi orologio, che ha superato la debolezza del naturale indebolimento umano per diventare eterna?
l'atmosfera che si respira tra le pagine di edgar e allan poe non è di certo quella da manga horror, anzi. moto hagio riesce splendidamente a creare una storia romantica e sospesa nel tempo, preferisce lasciare riflettere i suoi vampiri sulla loro condizione maledetta piuttosto che lasciarli a divorare gente in giro.
edgar è costretto ogni pochi anni a spostarsi da una città all'altra per evitare che venga riconosciuta la sua vera natura. marybell, sua sorella, è il suo unico amore, unitamente ad allan, che lui stesso vampirizza. edgar è in effetti l'unico protagonista, allan è un personaggio parecchio secondario, e su questo il titolo italiano trae un po' in inganno.
alla faccia di chi pensa che i fumetti siano roba per bambini, il clan dei poe (questo è il titolo originale) è un'opera drammatica di rara bellezza e poesia, una decadente e gotica riflessione sull'immortalità e la solitudine, sulla condizione agghiacciante del vampiro: intrappolato in un unico momento eppure in grado di vivere per sempre e di veder scorrere il tempo fuori di sé, affascinante eppure costretto a fuggire qualsiasi legame troppo intenso.
graficamente parlando, certe tavole raggiungono quasi la perfezione, in generale tutto il manga si mantiene su un livello altissimo, tipicamente anni '70, con tavole decoratissime, sfondi spesso assenti, moltissima attenzione visiva ai personaggi e alla loro espressività.
un piccolo capolavoro che ha il solo difetto di essere stato pubblicato da ronin, casa editrice che continuo a detestare. l'edizione non è malvagissima, ma sono sicura che chiunque altro avrebbe fatto di meglio.
rimarrò con il dubbio.

lunedì 2 luglio 2012

renbooks annuncia sorairo flutter

mentre le major (oddio, posso scriverlo anche se si tratta di editori di fumetti? boh, facciamo di sì) fanno a gara per accaparrarsi l'ultimo bestseller in fatto di manga e sparano tutto il pubblicabile dei soliti mangaka noti e stranoti (oh, nulla di male in tutto questo, sopratutto quando sono autori che a me piacciono), renbooks annuncia una miniserie di un artista esordiente, sorairo flutter di okura.
sulla pagina facebook l'editore ha lasciato qualche informazione interessante, ovvero: si tratta di una serie di tre numeri più un quarto che contiene le storie extra, uscirà in anteprima a lucca* e sarà disponibile on-line e in fumetteria da novembre. il formato sarà quello classico delle pubblicazioni manga, quindi un po' più piccino rispetto agli altri titoli renbooks (almeno di quelli che ho io...)
copincollo l'annuncio direttamente dal loro sito:
Ci piace lanciare nuovi autori ed in mezzo ai grandi nomi come Gengoroh Tagame, Kazuhide Ichikawa o Steve MacIsaac, abbiamo inserito esordienti italiani e stranieri, tra cui alcuni giapponesi. Chi ha visitato la mostra “Queer as comics” avrà notato le tavole di Yuji Kato e di Okura, due esordienti assoluti nel mondo del professionismo. E se di Yuji parlermo a tempo debito, in questa sede ci concentreremo su Okura. Classe 1985, Okura esordisce sul web e dopo qualche anno di attività tra le dojinshi e il web viene lanciato nel mondo del professionismo. Il suo esordio è con la serie web “Sorairo flutter” (Azzurro fluttuare), che porta avanti per ben 3 anni e che ha concluso da poco, cominciando subito dopo la serie a strisce “Tenchō to issho” (Insieme al capo), ancora una volta serializzata online. Le storie di Okura sono di una dolcezza infinita, piene di dolci abbracci e di sentimenti. In particolare “Sorairo” è una commedia sentimentale ambientata tra i banchi di scuola. Banchi di scuola tra i quali sbocciano amori omosessuali, incomprensioni e tanti equivoci di ogni tipo. Okura unisce la sensibilità tutta maschile dei bara manga ad un’estetica da shoujo manga e ci ha conquistato subito, quindi abbiamo deciso di portarlo in Italia senza nessun dubbio, sicuri che piacerà anche ai nostri lettori. Proporremo “Sorairo” in tankobon classici con il formato manga che tanto amate e si tratterà della prima serie “lunga” di Renbooks. Siamo sicuri che vi innamorerete di Noshiro, Sanada, Chiba e tutti gli orsettini protagonisti della serie, che viene pubblicata su carta per la prima volta nel mondo (non ne esiste una versione in volume neanche in Giappone), mentre “Tencho” sarà lanciato tra i nostri web comic gratuitamente e serializzato in contemporanea col Giappone.

perché spammo questo titolo? 1) perché mi sembra un fumetto dolcissimo e io sono una romantica inguaribile patita di storie d'amore, e lo sapete, 2) perché renbooks mi piace un sacco e mi piace un sacco sostenere nuovi autori quando meritano, economie permettendo, 3) perché adoro i ragazzi cicciottosi e i manga scarseggiano di questo tipo di personaggi, così mi rifaccio gli occhi.

vi posto pure il minitrailer che è di una carineria disarmante.


insomma, nel caso in cui vi foste persi l'annuncio, segnatevelo in agenda.



*se qualcuno di voi va a lucca ed è disposto a prendermi qualche anteprima carina da spedirmi, me lo dice? ovvio che vi passo i dindini sia per i fumetti che per le spedizioni.
astenersi perditempo.

domenica 1 luglio 2012

olivia - ovvero la lista dei sogni possibili

chiedo perdono per la mia latitanza degli ultimi giorni. non sono riuscita a passare sui blog che seguo di solito e la cosa mi spiace non poco. a mia discolpa c'è da dire che questo nuovo lavoro mi distrugge abbastanza, mi ruba un sacco di tempo ma anche mi sta dando una soddisfazione rara. ok, non è che si tratti di chissà cosa, è il solito call center con il solito contrattino a progetto da due soldi (anzi, a dire il vero attualmente non ho nemmeno quello, lo definirei un contratto "a necessità", non so neanche quanto durerà), ma quando parlo con gli altri ragazzi che lavorano lì mi rincuorano con frasi del tipo "lo stipendio arriva puntualmente", "lavoro qui da sei anni" e cose del genere.
sto persino progettando di fare i doppi turni (se c'è la disponibilità) e quindi sicuramente il tempo a mia disposizione per bloggare sarà sempre meno...
però che bella la domenica!
e neanche il sabato scherza... ieri ho letto un libro che consiglierei consiglio a tutti: si chiama olivia ovvero la lista dei sogni possibili. ha una copertina vagamente da romanzetto idiota, e in effetti non vi dovete aspettare nulla di troppo profondo. o meglio: non vi aspettate un mattone pesante noioso illeggibile che vuole spiegarvi il senso profondo della vita e invece vi rimane sullo stomaco che vi ci vuole mezzo flacone di maalox per.
in realtà non l'avrei mai e poi mai neanche preso in considerazione se non avessi letto un post sul blog tazzina-di-caffè (questo post).
la storia di olivia è una storia come tante, purtroppo troppe: appena licenziata per via della "peggiore crisi economica che ha investito il mondo occidentale", anzi a dire il vero non è stata neanche licenziata, è passata da precaria ad ancora più precaria, come si licenzia qualcuno che il posto di lavoro non ce l'ha? e quindi il 22 dicembre, a quasi trentaquattro anni, con la scatola di cartone piena delle sue cose e il senso di smarrimento che può provocare soltanto il non sapere e ora che faccio?, olivia esce dal suo ex-ufficio, e si perde nella neve e nel senso di sconfitta che si può trovare quando davanti a una persona e a tutto quello che vale vengono messi i soldi. quelli che finiscono regolarmente nelle tasche dei capi. il senso di sconfitta che si prova quando una vita di studi e tutte le tue capacità non valgono niente e devi camminare con una scatola di cartone con le tue cose buttate dentro alla rinfusa e non sai dove andare e che fare e con chi parlare.
si rifugia in un bar-tabacchi e comincia a sfogliare una copia del suo curriculum, protetta da un cameriere che non chiede il perché della sua espressione da cane bastonato e si accontenta di offrirle pasticcini insieme alla cioccolata calda.
il curriculum è in effetti quanto di più triste possa esserci. dice olivia:
"A scorrerlo con un filo di onestà, è soltanto una radiografia imperfetta che tralascia ciò che conta davvero: gli incontri che mi hanno segnata, gli amori veri e quelli che credevo lo fossero, le persone che mi mancano, quelle che hanno smesso di mancarmi, gli amici, gli insensibili che ho incrociato senza rendermi conto di quanto fossero senza cuore, le persone che amo e non ho fatto in tempo ad abbracciare.
I morti.
Che, per quanto mi riguarda, si sono allontanati solo fisicamente.
Sui curricula non c'è spazio per le passioni, i sogni, i fallimenti.
Per la forza dei desideri.
Ci devi scrivere nome, cognome, indirizzo, numero di telefono, indirizzo di posta elettronica, quando sei nato, dove, le scuole e l'università che hai frequentato, le lingue straniere parlate, lette e scritte, i master, gli stage, le collaborazioni, le pubblicazioni, il numero di scrivanie che hanno accolto il tuo sapere, le referenze. Gli sprovveduti ci aggiungono gli hobby e le passioni, senza rendersi conto che sono tagliole."
insomma, sei un elenco di dati irrilevanti. irrilevanti almeno per la gente normale. se cerchi lavoro l'unica cosa che conta è quello che sta scritto in quei fogli. anzi, a dire il vero neanche quello, quando l'unico lavoro che c'è da fare è stare al telefono, basta che non sei muto e sai parlare decentemente l'italiano. ma non divaghiamo troppo.
sfogliando il suo curriculum al tavolino del bar-tabacchi olivia ripensa alla sua vita, come in un film. le ritornano in mente la nonna prima di ogni altra cosa, quella presenza che non l'ha mai abbandonata, che le ha insegnato tante cose, in buona sostanza come vivere, e le ha regalato una polaroid, che lei continua a usare per rubare al tempo i momenti più significativi. i suoi genitori, le sue prime esperienze di lavoro, la sua tesi di laurea...
olivia scrive liste ansiolitiche su come vivere la sua nuova vita da in attesa occupazione (come si ama dire oggi. disoccupato è meno da disperazione), insegna che a lasciarsi andare all'autocommiserazione non porta a nulla e che per cambiare vita bisogna sapere bene come fare. organizzarsi è importante. terrò caro a mente il consiglio. e sopratutto insegna come si chiama quella sensazione di euforia che arriva di colpo quando trovi qualcosa che non cercavi quando invece ne stavi cercando un'altra: serendipità.
in effetti le cose migliori arrivano sempre così. stai cercando le chiavi incacchiata nera perché è tardi e rischi di perdere il treno e zac, esce fuori un pupazzino che ti ricordi? ti aveva regalato il nonno quando eri bambina e che belli che erano quei momenti, ecco dov'era finito questo angioletto con la faccia da panda che cammina da solo se giri la chiavetta, e insieme a lui arriva la felicità dei ricordi inaspettati che ti si aprono davanti come un dono a natale. oppure vai in vacanza a casa di un'amica per scordarti l'ennesima delusione d'amore e zac ti si para davanti il ragazzo di cui ti innamori al primo istante e che diventa la cosa più importante della tua vita. son cose che succedono. a me. le cose migliori arrivano quando meno te lo aspetti. ma dare un calcio in culo al destino ogni tanto non fa male.
olivia cerca pace in un bar e trova un angelo custode vestito da cameriere, cerca una serata di solitaria meditazione e si ritrova a una festa, cerca una soluzione alla sua vita e trova l'amore.
che è diego, e nel libro si parla anche di lui. ma la storia che mi è piaciuta di più è quella di olivia e del suo pomeriggio al bar.
alla fine è sempre quello per cui ci sbattiamo tanto, lo dice anche lei:
"Alla fine l’urgenza è sempre quella: l’amore, o qualcosa che pensiamo gli somigli."
a proposito di sbattimenti, volevo scrivere una recensione e non ci sono riuscita. proviamo così. olivia ovvero la lista dei sogni possibili è un bel romanzo, scritto miracolosamente bene e che racconta la storia di una persona che è olivia ma che siamo un po' tutti. racconta anche di diego che trova olivia per caso e che per caso si lascia trovare da lei, ma che in fondo il caso non c'entra poi tanto e non poteva che essere così. come in un compito di algebra, non puoi sbagliare il risultato se hai fatto per bene tutte le operazioni.
se passate da qui perché cercavate un qualche post su una qualche serie manga o perché non c'avevate niente da fare e avete trovato olivia, beh, magari vi viene una botta di serendipità anche a voi. leggetevi il libro che ne vale la pena.